Le Interviste di Sugarmania // Daniele Cannarozzo

 Intervista a Daniele Cannarozzo, un giovanissimo cake designer di grande talento e simpatia.

Daniele mi ha colpito con la sua originalità e dopo averlo conosciuto, anche se solo tramite messaggi, anche con la sua grande simpatia. Daniele è un ragazzo giovane, sempre alla ricerca di novità e con una fantasia unica, che secondo me farà una lunga strada nel mondo di cake design.
Non avete mai sentito parlare di lui? Allora prendetevi 5 minuti per leggere questa intervista.

Le intervista di Sugarmania

1 // Ciao Daniele, raccontaci qualcosa di te e di come e quando è nata la tua passione per il cake design?

Ciao Terezie. Oh mamma, con le date sono proprio una frana! Farò uno sforzo… Questo mio viaggio nel mondo del cake design è iniziato nel settembre del 2016 (mese più mese meno). Un po’ per gioco ed un po’ mosso dalla curiosità, ho fatto un corso “suicida” di modelling avanzato (tenutosi da una nota professionista del settore) senza saper nemmeno cosa fosse la pasta di zucchero. Da lì è nata la voglia irrefrenabile di esprimermi attraverso quest’arte.
Non è un qualcosa nato dal nulla. Amo tutte le arti manuali in genere e molte di esse le ho praticate o le pratico tutt’oggi. Alcuni esempi: pirografia, incisione su vetro, intaglio, pittura ad olio, lavori al tornio ed anche i “non convenzionali”, ricamo, uncinetto e maglia.

Complimenti sei un artista a 360 gradi, non si vedono spesso ragazzi giovani, che come te amano arte in tante sfaccettature!
2 // Le tue torte le crei tutte da solo a partire dalle basi, creme e farciture o ti occupi solo della decorazione finale?

Grazie mille! Sì, mi occupo di tutto, dalle basi alle farciture ed infine delle decorazioni.
Mi piace molto sperimentare nel settore della pasticceria, nuovi impasti, creme, combinazioni anche se la decorazione rimane in assoluto il mondo nel quale adoro esprimermi.
 

3 // Ci racconti come nasce la decorazione di una torta? Ti crei un progetto di tua fantasia o prendi ispirazione da altre torte o da qualche tuo cake designer preferito?

Il progetto di una torta, per quanto mi riguarda, nasce dall’intreccio tra i desideri del committente ed il mio modo di esprimermi. Spesso il mio obiettivo principale si focalizza nel rappresentarlo e sorprenderlo ed è proprio per questo motivo che spesso parlo per giorni con chi mi richiede una torta prima di concretizzare tutto in un’idea (alcuni mi odiano per questo!
Sembra quasi un quiz: “rispondi a mille domande in due giorni”). Nella pratica, a volte abbozzo il disegno che vado definendo nel processo, altre ho un’idea chiara e limpida in mente, altre ancora ho un fiume di idee, e lì devo essere bravo a catturare quella più stimolante. Semplice no?

Si vede che ci tieni tanto a sorprendere le persone, che ti ordinano la torta e sicuramente ci riesci alla grande.
4 // Daniele, io sono rimasta letteralmente affascinata dalla tua torta pop up! Ci racconti come è nata questa idea originale e come sei riuscito a realizzarla?

Hai mai visto il film Jumanji, dove questa misteriosa scatola attraverso suoni di tamburi tribali attrae a se i giocatori per indurli a giocare? Un pomeriggio mi trovavo a casa di amici, seduto su una piccola poltroncina di fronte la libreria, in attesa di uscire per cenare insieme. Il mio sguardo perso nel vuoto e stanco per la lunga attesa, venne attratto da un piccolo libro, mai visto prima in quella libreria. Era un libro pop up. Una volta aperto, per due mesi ho dovuto giocare la partita fino alla fine del gioco, l’inizio. La possibilità di rendere una torta pop-up e 100% commestibile.
Una volta realizzata Angelica, la prima torta pop up, ho voluto realizzare il video che trovi sulla mia pagina Facebook o sul mio canale YouTube, per coronare questo fantastico viaggio. 
Insomma, per essere brevi, un’idea, un desiderio, svariate prove e tentativi falliti, notti in bianco ed infine tanti, tantissimi sorrisi. Il video riassume poeticamente (passami il termine) un po’ tutto.

Angelica // la sua storia in un video GUARDALO SUBITO!


Le intervista di Sugarmania

Io trova la tua idea geniale e immagino lo stupore di chi si trova davanti a una tua torta pop up. Guardando il video mi sono emozionata e avrei voluto ricevere da bambina anche io una torta pop up. Ricordo a tutti lettori, che la torta è 100 % commestibile.
5 // Hai mai pensato di fare un video tutorial o insegnare il metodo di come creare una fantastica torta pop up?
 

Sì, sto lavorando per organizzare dei corsi dove insegnare questo metodo. L’idea che qualcun altro possa percorrere questa nuova strada mi entusiasma moltissimo. È un po’ come avere a disposizione una nuova finestra nella casa, verso un orizzonte tutto da scoprire.

Immagino come ti senti. Deve essere entusiasmante insegnare un’arte così bella anche alle altre persone. Se ti fa piacere, quando saprai le date dei corsi le condividiamo volentieri nella nostra pagina e sul sito, cosi da dare a tutti l’opportunità di potersi iscrivere.
6 // Ci sono attrezzi per il cake design senza quali non potresti più fare a meno?
 

Sicuramente i vari pennelli con punta in silicone. Pur cambiando la grandezza in base al soggetto, uso praticamente sempre le stesse tre forme. Non credo riuscirei a modellare i visi senza essi. Un attrezzino che ho trovato di grandissima utilità sono gli easy eyes di Silvia Mancini.
Ho avuto la fortuna di riceverli vincendo il premio “Be Original” al Saracino Italian Contest. Ad oggi li sto ancora testando in vari lavori ma già li trovo comodissimi.

7 // Ti andrebbe condividere con noi la tua prima torta con pasta di zucchero?

Certo! Doveva essere una Pink Cake Rose però… lasciamo perdere! La pupetta in cima era frutto di quel famoso corso che ha dato il via a tutto.

Le Interviste di Sugarmania

8 // Ci mostri e descrivi le tue 5 creazioni preferite, quelle che ti piacciono di più o ti sono rimaste nel cuore?

Terezie questa penso sia la domanda più difficile fino ad ora! Come posso scegliere 5 creazioni in mezzo ai miei lavori? Voglio dire, ognuno di essi porta con sé qualcosa, un ricordo, un significato. Non voglio sembrare Miss Italia facendo il discorso “…è come se fossero figli miei!” Vediamo…

Sicuramente Miss Rose, la prima, la bambolina della Pink Cake Rose. Quando vedo le foto mi emoziono ancora perché mi ricorda il folle inizio di questa avventura. Aver messo in piedi una bambolina con un solo corso mi dava soddisfazione. Eh già, mi accontento con poco!

Le Interviste di Sugarmania Le Interviste di Sugarmania

Poi il lavoro che ho chiamato “Oltre”. Con questo lavoro ho partecipato al mio primo contest dove inaspettatamente è arrivato l’argento. Non è un lavoro con molta tecnica ma molto carico di significato. La barriera che separa due persone, qualunque essa sia, viene sciolta di fronte al sentimento primordiale più puro, l’amore.

Le Interviste di Sugarmania

Angelica (la prima pop up cake). Penso che non dimenticherò mai più questa esperienza con lei. Ed è stata proprio lei a voler fare il video, proprio come il video del giorno delle nozze!
Ormai mi ha incastrato, sono sposato!

GUARDA IL VIDEO!


Girasole. Girasole è il risultato di un tentativo di barare andato a male (infine non è andato tanto male perché mi ha portato un risultato inaspettato grandissimo). Effettivamente non so da dove derivi questo mio “stato cronico di pazzia” però ormai è diventato come un amico, un compagno di viaggio.

Le intervista di Sugarmania

Il tuo Girasole mi piace davvero tanto. Ricordo ai lettori che con questo tuo Girasole buffo ti sei aggiudicato il premio di “Be Original” al Saracino Italian Contest e so che questa opera ha anche una sua storia particolare molto divertente, ti va di raccontarcela?

Vuoi sapere la storia di Girasole e capire i perché?

GIRASOLE // CAPITOLO 1 Mai fidarsi di un elfo, la magia ha sempre un prezzo

Va bene, lo ammetto, volevo barare...Conoscete anche voi la leggenda del semino magico degli elfi decoratori. Volevo vincere a tutti i costi questo contest e così, ho comprato da loro un semino facendomi spiegare bene tutto.

1-Prendi un vasetto Saracino;
2-Poni il semino magico all'interno;
3-Pensa intensamente all'opera che vuoi realizzare (io come un bimbo ho pensato cose semplici: primavera, forza, sole e fiori bellissimi);
4- Poni il vasetto al chiaro di luna e vai a dormire.


Alle prime luci dell'alba troverai l'opera accanto al vasetto.
Giuro che ho fatto tutto alla lettera però perché proprio a me il seme difettoso!?!Forse "fiori bellissimi" è stato un po' frainteso? Stupidi elfi!

Le intervista di Sugarmania

CAPITOLO 2 – Quello che non ti aspetti.

Finalmente relax!
Tra qualche giorno arriveranno gli easy eyes di Silvia Mancini Cake Art, non vedo l'ora!?
Guarda un po' che adesso mi tocca pure ringraziare l'elfo Benjamin per avermi venduto quel seme. Che a pensarci bene, non mi ha venduto solo quello, sì, definitivamente mi ha venduto molto più che uno stupido seme. Mi ha venduto un viaggio. La consapevolezza che ogni piccola esperienza, come un sentiero, riserva sempre delle sorprese, nuove conoscenze, nuove amicizie, sorrisi, mete inaspettate, colori nuovi e tanta voglia di fare, vivere. Vuoi vedere che quell'elfo voleva proprio insegnarmi quanta bellezza si cela dietro una piccola avventura?
GIRASOLE! Diamine smetti di fare selfie!
Non si può stare un secondo tranquilli con te! Se ti prendo... Giuro, domani ti lascio dal primo fioraio che incontro per strada!...stupido girasole nano!

Le intervista di Sugarmania Le intervista di Sugarmania

CAPITOLO 3 – La natura non cambia.

Tornato a casa trovo tutta la posta sparsa per terra. Boh. Sul tavolo la busta Saracino aperta con l'attestato di partecipazione al concorso. Un timido sorriso taglia il mio viso.?
Do un'occhiata rapida e Girasole non c'è.

?

Lo chiamo e niente, non risponde.
Giro un po' per casa, niente, non si vede.
Mmm. Vado in terrazza...
Lo trovo con la spilletta Saracino a pavoneggiarsi con piante e piccioni.
Ma dico io... Crescerà mai? 
Riflessione profonda: Perché a me? (In fondo è tutta colpa mia)

Le intervista di Sugarmania

CAPITOLO 4 – Quello che conta, in un ultimo saluto.

Le cose a casa Cannarozzo vanno meglio. Girasole sta crescendo e nonostante si sia appassionato anche lui (easyeyestool sparsi ovunque), troviamo sempre l'occasione per discutere.


Girasole: "Dà, sono stato in terrazza l'altro giorno."
Daniele: "tu sei tutto scemo. Ti ho detto mille volte che a te il sole fa male perché non sei un girasole comune! Stai già perdendo i petali!"
Girasole: "sì, sì, però non ti arrabbiare che ti spuntano i capelli bianchi."
Daniele: "Che idiota!"
Girasole: "Senti... vorrei chiederti una cosa."
Daniele: "Dimmi."
Girasole: "Cactus mi ha detto che quando qualcuno muore, parte e va in cielo... Io non voglio morire ed andare in cielo."
Daniele: "Cactus ti ha detto una bugia."
Girasole: "davvero????"
Daniele: "quando qualcuno finisce i propri giorni qui sulla terra, non va in nessun cielo, Girasole, ma rimane qui e va ad abitare nel cuore delle persone che lo vogliono bene."
Girasole: "ed allora io? Io dove andrò?"
Daniele: "quando sarà il tuo momento, tu verrai a vivere dentro me."
Girasole: "dentro te? E per quanto tempo?"
Daniele: "per sempre, Girasole, per sempre."


Girasole: "...ciaoooooo"
Daniele: "ma dove vai?!"
Girasole: "vado in terrazza a dire a tutti che mi vuoi beneeee."
Daniele: "ti ho detto che non puoi andare in terrazza! Girasole!"


Finirai i tuoi giorni e perderai per certo ogni cosa ma non quel sorriso conquistato con duro lavoro e fatica, quel sorriso che nessuno potrà mai più toglierti. Sorridi più che puoi, ogni singolo giorno della tua vita. (Vale per tutti!)
Goodbye my friend.
The end.

Le intervista di Sugarmania

Manca il quinto lavoro da presentare. Nel quinto faccio rientrare tutti e nessuno. Babbo Natale nei suoi preparativi prima della consegna, Cupido che ha passato uno splendido natale abbuffandosi e che adesso non è più in condizione di svolgere il suo lavoro, l’ultima arrivata Passion della quale sono follemente innamorato, tutti, compresi tutti quei lavori che già danzano nella mia testa e che aspettano soltanto che li inviti a ballare.

Le intervista di Sugarmania Le intervista di Sugarmania

Daniele sai emozionare non solo con le tue opere, ma anche con le tue parole. Le tue torte non sono solo dolci da mangiare, ma sono poesie da assaporare e le tue parole sono una musica da sentire.
9 // Come vedi il tuo futuro nel mondo di cake design?

In generale non guardo mai al futuro, non progetto. Vivo la vita come fosse una strada da percorrere, un’esperienza, facendo il più possibile solo ciò che mi piace fare e ciò che mi fa stare bene, così anche in questo mondo del cake design. L’idea che il futuro ci appartenga o lo possiamo programmare ci fa stare bene ma è un’utopia. Trovo di gran lunga più stimolante trovarmi in mezzo ad un mare con la mia piccola barchetta e decidere giornalmente come affrontarlo, cosa scoprire, dove andare. Chiedo scusa per i giri di parole ma non ho saputo esprimere meglio di così il concetto.
 

10 // C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti raccontarci? Una curiosità o qualche storia divertente che ti è successa magari con una consegna?

Una buffa consegna mi è capitata quando abitavo a Monaco. Mi commissionarono una semplice torta di matrimonio accompagnata da cupcake. I ragazzi disponibilissimi e gentilissimi. Le condizioni di vendita non prevedevano da parte mia la consegna al locale perché i ragazzi volevano far da sé. Quindi stilai loro una lista con tutte le raccomandazioni del caso affinché arrivasse tutto sano e salvo.
“Mi raccomando ragazzi! C’è da fare un’ora e mezza di strada a 20 km/h! O furgoncino con cella frigorifera (faceva caldissimo!) oppure box termico refrigerato e aria condizionata a mille dentro la macchina”, loro “Sì”.

Driin, suonano il campanello il giorno della consegna. Apro, li faccio accomodare… Si presentano con un semplice contenitore di polistirolo. Pensavo mi stessero facendo uno scherzo! E invece NO. In pochi minuti, sotto il mio sguardo incredulo, architettarono una sorta di palafitta fatta di stuzzichini in legno per non schiacciare i box di cupcake, la torta in un angolo di sbieco ad un millimetro dal polistirolo, stuzzichini ovunque e coperchio chiuso per miracolo. “Scusate ragazzi, ho chiamato MacGyver, mi ha detto che a minuti sarà qui. Non che non mi fidi di voi ma giusto per fargli dare una controllatina… non si sa mai esplode tutto durante il viaggio”. Com’è finita? La torta ed i cupcake sono arrivati sani e salvi, loro felici ed io, dopo due ore di ansia, felice per loro.
 

Immagino la tua ansia vedendoli trattare una torta di matrimonio così! Davide, puoi far saper alle persone, dove possono seguirti e ammirare i tuoi lavori o sapere le date dei tuoi futuri corsi?

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Daniele ti ringrazio tantissimo per questa intervista, sono rimasta davvero colpita dalla tua bravura, originalità e simpatia. Ti auguro tantissimi successi nel mondo di cake design e nella vita.

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